Reggio Calabria Reggio è un grande giardino, uno dei luoghi più belli che si possono trovare sulla terra, scriveva nellOttocento il viaggiatore inglese Edwar Lear. In effetti la città, adagiata sulle propaggini dellAspromonte, sorge in una posizione davvero splendida, lungo la costa orientale dello Stretto di Messina. E dal suo luminoso lungomare, tanto decantato da DAnnunzio, sembra veramente di toccare con mano la lunga striscia di costa siciliana. La sera, poi, illuminata da mille luci, questo lembo di terra regala uno scenario mozzafiato. Forse con un po di immaginazione si può assistere allapparizione della Fata Morgana: un fenomeno al quale è stata dedicata unampia letteratura, una visione fantastica secondo la quale Messina apparirebbe capovolta e riflessa nel cielo. Ma se questa è una immagine da fiaba, difficile da poter godere, il verde intenso e travolgente del lungomare Matteotti, da cui si gode un magnifico panorama sullo Stretto di Messina e sullEtna, è tuttaltro che fantasia: vari tipi di palme, magnolie, fiori esotici sono il fascino e la bellezza di questo luogo. Ma, a parte le emozioni suscitate dalla bellezza della natura, questo famoso lungomare rappresenta anche la memoria storica di Reggio con i monumenti a uomini che hanno dato lustro alla città, i resti delle mura greche (IV secolo a.C.) e delle terme romane, risalenti al periodo imperiale, con pavimento a mosaico fatto di tessere bianche e nere. Il lungo viale si conclude con il magnifico giardino della Villa Comunale nelle cui vicinanze si trova la Stazione Sperimentale delle Essenze e degli Oli Agrumari, notevole per gli studi sul gelsomino e il bergamotto, con laboratori di ricerca, biblioteca specializzata e Museo del Bergamotto dove sono custoditi gli oggetti che una volta servivano per la lavorazione di questo profumatissimo agrume. Le prime macchine a torchio riportano il visitatore a un tempo ormai passato. Chi vuole conoscere la storia di Reggio deve ritornare, però, ancora più indietro nel tempo, esattamente allVIII secolo a.C. Sorta in un luogo di grande valore strategico, poiché nel punto in cui passavano le navi in viaggio tra la Grecia e il Tirreno, questa controllava importanti rotte commerciali. Ma se è vero che la città è, ancora oggi, punto di raccordo ideale tra lItalia e il Mediterraneo, in quanto svolge importanti attività portuali con diversi collegamenti marittimi, è altrettanto vero che della città antica, al momento, resta ben poco. Reggio, infatti, è stata distrutta dal terremoto del 1908 quindi ricostruita con bellissimi palazzi dalle linee classicheggianti, secondo una pianta a scacchiera con vie parallele e rettilinee che si incrociano fra loro. Magnifica, a questo proposito, è villa Genovese-Zerbi (1925) che ricorda le case veneziane del XIV secolo, con archi in stile gotico. Palazzo Spinelli, del 1920, è sede del Rettorato dellUniversità ed ha una bellissima porta dingresso in ferro battuto. Motivi classicheggianti si ritrovano anche nello splendido palazzo Guarna (1921). Parallelo al lungomare si snoda, per 2 chilometri circa, corso Garibaldi, animatissimo e pieno di negozi, dove i visitatori potranno fare ottimi acquisti portando a casa capi allultima moda. Chi ama, invece, unatmosfera più chiassosa e pittoresca deve andare al mercatino di piazza del Popolo dove è quasi obbligatorio pagare dopo avere vivacemente discusso sul prezzo. Gli amanti dellarte del Novecento saranno senzaltro curiosi di sapere che in via Cavour, al numero 41, cè la casa natale del pittore futurista Umberto Boccioni. Elementi comuni di molte sue opere sono la prospettiva obliqua e la visione dallalto. I suoi quadri sono pervasi da un movimento vorticoso e irrefrenabile perché, per i futuristi, la vita è un flusso continuo che non permette di isolare un oggetto dal suo contesto: in Visioni simultanee (1911), oggetti, cose e persone si mescolano in modo tumultuoso. Anche lAlta Moda ha, in un certo senso, un debito morale con Reggio perché da qui inizia la fortuna di Gianni Versace. Il grande stilista calabrese proprio lavorando nella sartoria della madre, in via Tommaso Gullì 13, scopre il suo talento e la passione per la moda. Da Reggio parte per Milano da dove conquisterà i mercati di tutto il mondo. Ma il grande sarto ha sempre ben a mente le sue origini e da queste trarrà ispirazione per le magnifiche collezioni da lui disegnate: tante volte lo stile e i colori degli abiti subiscono con piacere linfluenza della sua ben radicata cultura mediterranea. Lappuntamento con la storia dellarte è al Duomo, chiaro e luminoso: una rivisitazione dello stile gotico; ai ruderi del Castello (due possenti torri cilindriche e un tratto di cortina muraria); e alla chiesa degli Ottimati, di origine medioevale anche se rifatta nel XVIII secolo, interessante perché conserva allinterno colonne e parti di un mosaico pavimentale dellantica costruzione. Ma la storia importante di Reggio, quella capace di affascinare qualsiasi visitatore, è raccontata dai tesori conservati nel Museo Nazionale. Qui si espongono le numerose testimonianze emerse dagli scavi effettuati nelle antiche e fiorenti città calabresi della Magna Grecia. La sezione preistorica mostra vasi decorati, corredi funebri e oggetti in bronzo. Quella dedicata a Locri custodisce una straordinaria offerta di pinakes (V secolo a.C.), tavolette votive di argilla, ex-voto per la dea Persefone con cui si chiedeva di proteggere i matrimoni. In questa sezione si trovano, inoltre, il Cavaliere di Casa Marafioti (una scultura in terracotta), la trabeazione di un tempio con teste animali e il frontone di un altro tempio con il gruppo dei Dioscuri; e ancora, vasi a figure nere e a figure rosse, specchi di bronzo, statuette in terracotta, teste femminili, arule, lastre policrome a rilievo. La sezione Magna Grecia conserva i reperti delle colonie greche calabresi provenienti per la maggior parte dalle aree sacre e dalle necropoli, fra cui epigrafi e monete in oro e in argento. La sezione di arte bizantina, medioevale e moderna comprende tra le altre opere due tavolette realizzate in età giovanile da Antonello da Messina, uno dei maggiori pittori italiani del Quattrocento, e Il ritorno del figliol prodigo del calabrese Mattia Preti, uno dei più grandi pittori del Seicento italiano. Ma la sezione più affascinante è, senza dubbio, quella dedicata allarcheologia subacquea; non solo per i relitti di una nave affondata tra il V e il IV secolo a.C., per le anfore ritrovate nei mari calabresi e per il Ritratto del Filosofo (una testa di bronzo del V secolo a.C.); ma, soprattutto, per i celebri Bronzi di Riace, due magnifici guerrieri del V secolo a.C. realizzati secondo i canoni perfetti della Grecia classica. Il lavoro di pulitura dalla ghiaia e dalle incrostazioni marine che da secoli ricoprivano le due figure virili ne ha mostrato lassoluta perfezione e armonia delle parti. La visita a Reggio si può concludere con un magnifico spettacolo al Teatro Francesco Cilea. Lelegante teatro comunale, dedicato al grande musicista di Palmi, offre ottimi spettacoli di prosa e lirica oltre che concerti di musica classica.
Appuntamenti Premio letterario e culturale Rhegium
Julii, a Reggio Calabria, alla fine
di agosto (per linedito), i primi di settembre (per lopera
prima) e in novembre (per ledito). E un premio di narrativa,
saggistica, poesia e studi meridionali. Premi Internazionali di poesia "Nosside",
a Reggio Calabria, in dicembre. E' un premio aperto a diverse forme di
espressione: scritta, in video e in musica.
Da visitare Università degli Studi Mediterranea,
a Reggio Calabria in via Zecca 4. Tel 096524612.
Curiosità A Reggio la cucina risente delle influenze siciliane per la pasta con le melanzane, i cannoli e le cassate. Dominante è, comunque, il pesce, fra cui spada e alici. Tra i piatti maccheroni al ragù di pesce e gamberoni alla brace. Nei negozi si possono acquistare diverse goloserie come mustica, melanzane sottolio, olive ripiene, marmellata darance, torroni, fichi secchi mandorlati e liquori al bergamotto.
Informazioni Reggio è una città dinamica, ricca di importanti eventi culturali come il premio Rhegium Julii (di letteratura) o Il Nuovo Fata Morgana (di arte e letteratura); ma anche di interessanti competizioni sportive, nazionali e internazionali, organizzate dal Circolo Velico, sito nei pressi delle mura greche. Questo grande entusiasmo culturale è visibile oltretutto nelle sedi dellUniversità Mediterranea che fa di Reggio uno stimolante luogo di studi.
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