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Vini e liquori

Da secoli gli ulivi, gli agrumi e le viti rappresentano le risorse fondamentali della Calabria, una terra fertile e generosa dove i vini hanno una storia antichissima. I Greci portarono, infatti, nella zona vitigni preziosi la cui eredità sopravvive ancora oggi mescolandosi al desiderio d’innovazione tecnologica, nell’obiettivo di raggiungere traguardi qualitativi sempre più alti. Ecco spiegata, così, la denominazione di “Enotria” che ai tempi della Magna Grecia indicava i territori calabresi e lucani che si affacciano sul Mar Ionio e che in greco significa, appunto, “terra del vino”.

Attualmente le aziende cercano di ridurre le rese e impiegare tecniche di vinificazione moderne: ciò che ha portato a un incremento della percentuale dei vini Doc. Così, il patrimonio vinicolo calabrese, grazie alla ricerca scientifica e alla passione dei singoli vignaioli, è diventato un’arma formidabile in grado di suscitare sempre di più l’interesse dei consumatori. E, la passione di tanti viticoltori in Calabria nasce dal desiderio di continuare una lunga tradizione di famiglia. Qualcuno di loro racconta che, appena nato, gli è stato fatto dal padre il bagno nel vino per rispetto dell’antica usanza spartana che faceva crescere forti e coraggiosi.

Pur con notevoli differenze pedo-climatiche, il vigneto calabrese si rivela piuttosto omogeneo con una prevalenza di vitigni a bacca rossa tra cui primeggia il Gaglioppo che si unisce a due varietà di Nerello, al Greco Nero e ad altri vitigni, raggiungendo la maggioranza. Il Gaglioppo è una buona base per uvaggi corposi: insieme a uve nere produce rossi intensi ed eleganti; accostato, invece, secondo una tradizione calabrese, a uve bianche offre ottimi vini da tavola. Tra i bianchi prevale il Greco Bianco che oggi viene vinificato dopo un leggero appassimento: il risultato è un ambrato vino da dessert.

I magnifici vigneti di quattro comuni in provincia di Crotone (Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa) producono un ottimo vino rosso Doc rinomato a livello internazionale, il Cirò, di colore rosso rubino, odore delicato e sapore vellutato, utilizzando per il 95% uve Gaglioppo e per il rimanente 5% uve Trebbiano Toscano e Greco Bianco presenti nei vigneti. Con uve della zona di Rogliano, Martirano, Conflenti e Nocera Terinese si produce un altro rosso Doc, il Savuto, di sapore asciutto e pieno. Altri Doc vengono prodotti con uve provenienti dai comuni di Melissa, Verbicaro, Civita, Saracena, Cassano Ionio, Castrovillari, Frascineto, San Vito di Luzzi, Bianco, Isola Capo Rizzuto.

I vini coperti da una Denominazione d’Origine Controllata in Calabria coprono il 20% circa della produzione totale che nel 2000 è stata stimata a 681000 ettolitri. Nella regione ci sono 12 vini Doc nelle differenti tipologie di rosso, bianco, rosato, riserva, superiore, ecc. I vini da tavola e Igt sono pochi, tuttavia una notevole quantità del vino calabrese è commercializzato sfuso.

Bianco, dolce e liquoroso è il vino Zibibbo prodotto a Pizzo e in altre località della Calabria; l’uva omonima da cui proviene è di origine orientale, a bacca bianca, con grossi acini che si fanno appassire: è un vino da dessert. A Bianco (Rc) si produce, con uve passite, un altro vino pregiato utilizzato per accompagnare dolci e torte: il Greco di Bianco. Un buon moscato, inoltre, si trova a Frascineto, Spezzano Albanese e Saracena.

Naturalmente è necessario sottolineare la straordinaria originalità di alcuni vitigni propri di questa regione come il Gaglioppo, un vitigno antichissimo molto diffuso in Calabria, che presenta interessanti caratteristiche aromatiche tipiche. Altri vitigni diffusi nella nostra regione sono il Trebbiano Toscano, il Greco, il Pecorello, il Malvasia, il Mantonico, il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, il Guarnaccia, il Magliocco Canino, il Sangiovese, ecc. Sono utilizzati anche vitigni importanti come il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay, il Merlot, il Pinot.

I vini rossi hanno sapore asciutto e corposo e sono adatti ad accompagnare i classici piatti rustici della cucina calabrese e le carni stufate. I bianchi hanno sapore delicato e sono indicati con piatti a base di pesce e formaggi freschi. I rosati hanno sapore fragrante e si abbinano a legumi e carni bianche.

Oggi la vinificazione avviene quasi in purezza, si anticipa la raccolta delle uve e si controlla la temperatura dei mosti: il risultato di tutti questi progressi è un vino interessante e compiuto, che si affianca ai numerosi prodotti meridionali degni di fama internazionale. E’ da notare, inoltre, che in Calabria l’80% delle viti è lavorato ad alberello: questo conferma una produzione tradizionalmente indirizzata a una splendida gradazione alcolica.

Oltre all’uva, la regione è ricchissima anche di agrumi: arance, mandarini e limoni che permettono la produzione di diversi liquori locali. Ma sono il cedro e il bergamotto i punti forti della Calabria.
Il cedro, usato soprattutto nella produzione di sciroppi e liquori, si produce lungo la costa tirrenica. In Calabria è presente una varietà che per le sue dimensioni è chiamata “cedrone”: Cetraro (Cs) e Santa Maria del Cedro (Cs) sono località in cui questa coltura è estremamente importante.

Il bergamotto rappresenta un frutto un po’ misterioso e dalle origini antiche il cui succo, aspro e pungente, nell’Ottocento veniva persino utilizzato per curare la malaria; infatti è stato introdotto nella fascia costiera tra Villa San Giovanni e Gioiosa Ionica fin dal lontano 1400. La sua coltivazione risale al XVIII secolo e riguarda insieme all’industria dei profumi e dei farmaci anche quella dolciaria e dei liquori; oggi si produce esclusivamente in un’area limitata della costa ionico-reggina, da Reggio Calabria a Monasterace, in quanto la pianta fruttifica soltanto qui.

Dalla buccia di questo curioso agrume, simile a una bella arancia di colore giallo, si ricava il pregiatissimo olio essenziale: un prodotto Dop. Il bergamotto di Calabria è particolarmente profumato, così, sempre la buccia viene lavorata in forma di curiose tabacchiere a Varapodio (Rc). Anche dalla liquirizia, lavorata nella zona di Rossano Calabro (Cs), nascono ottimi liquori.

Nella provincia di Catanzaro si producono alcune gustose bibite al caffè: in estate si bevono fredde e sono particolarmente dissetanti. In alternativa i bar offrono varie bibite gassate al limone, prodotte nella regione, e la “cedrata”, una rinfrescante bevanda al cedro.

 

Appuntamenti

Sagra del vino, a Brattirò di Drapia (Vv), il 10 agosto.

Sagra del vino, a Comerconi fraz. di Nicotera (Vv), l’11 agosto.

Sagra del vino, a Preitoni fraz. di Nicotera (Vv), il 12 agosto.

Fiera di San Giuseppe, a Cosenza, in marzo: sono presentati i prodotti tipici dell’artigianato locale, le ottime specialità gastronomiche e i vini.

Sagra del cedro, a Santa Maria del Cedro (Cs), in agosto.

Festa del vino, a Donnici (Cs), in ottobre.

Sagra dell’uva e Fiera dei prodotti ortofrutticoli, a Castrovillari (Cs) in località Vigne, in settembre: la manifestazione prevede anche una divertente sfilata di carri allegorici.

Sagra delle arance, a Trebisacce (Cs), in maggio.

Sagra dell’uva, a Campo Calabro (Rc), in ottobre.

 

Da visitare

Consorzio del Bergamotto, a San Gregorio fraz. di Reggio Calabria in via Nazionale 74. Tel 0965640626. Aperto negli orari di fabbrica.

Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, a Sibari fraz. di Cassano Ionio (Cs) in local. Casabianca. Tel 098179391. Aperto tutti i gg 9-19.30 esl. primo e terzo lun del mese. Biglietto intero
€ 2, 18-25 anni riduzione del 50%, 0-18 e oltre i 65 anni gratuito. E’ importante per conoscere gli interessanti reperti enoici legati alla straordinaria cultura di Sibari: antica colonia della Magna Grecia.

 

Curiosità

Si narra che, nell’antica Grecia, agli atleti delle colonie dell’Italia meridionale che tornavano vincitori dalle gare di Olimpia si offrivano non solo trofei ma anche una certa quantità di vino prodotto a Cremissa, l’attuale Cirò. Inoltre, nel porto di Sibari, il più importante scalo commerciale della Magna Grecia, per caricare più facilmente le navi era stato costruito un “enodotto”: così il vino prodotto nelle colline vicine poteva raggiungere velocemente i punti d’imbarco.

 

Informazioni

La zona intorno a Cirò (Kr) e a Melissa (Kr) e la Piana di Lamezia offrono ai visitatori enormi distese di agrumi, ulivi e specialmente viti con la possibilità di degustare i corposi e vellutati vini calabresi in antiche cantine e di visitare splendide tenute dalla storia non recente, dove la vendemmia tra mille colori e profumi avviene ancora in modo tradizionale, dunque interamente a mano.

 

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